Nella legge di bilancio servono misure urgenti per affrontare la crisi dell'occupazione italiana, dovuta alla pandemia. È la richiesta che arriva dalla Cgil. “Impietosi i dati Istat: tra ottobre 2019 e ottobre 2020 abbiamo perso 473mila occupati, dato determinato soprattutto dalla flessione dei lavoratori a termine (-381 mila). La disoccupazione giovanile sale di 0,6 punti percentuali, rispetto a settembre, raggiungendo il 30,3%. Per evitare che il già debole dato occupazionale subisca ulteriori peggioramenti servono subito interventi, così da fronteggiare anche la scadenza del blocco dei licenziamenti”. Lo afferma la segretaria confederale, Tania Scacchetti.

Occorre dunque fare in fretta, secondo il sindacato, e fare in modo che già la prossima legge di bilancio produca norme tutelanti. Devono essere incentivati - prosegue  - i contratti di solidarietà difensivi, meno onerosi rispetto all'integrazione salariale della Naspi e maggiormente utili per contenere i costi sociali che derivano dall'aumento della disoccupazione e dal disagio sociale che ne consegue”.

Inoltre è necessario "che il governo dia priorità ad investimenti che possano generare effetti immediati sull’occupazione, oltre a prevedere piani straordinari nei settori pubblici a partire da sanità e istruzione”.