“Constatata l'indisponibilità della controparte a definire un accordo ponte, proclamiamo lo sciopero nazionale per il personale che lavora nelle strutture che applicano il ccnl Aris Rsa per il prossimo 31 gennaio”. A dirlo sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, sollecitando “il blocco delle attività con orario di straordinario e supplementare e presidi, volantinaggi, imbandieramenti davanti le strutture”.

L'obiettivo è quello di avere “la garanzia del rispetto degli impegni assunti e quindi definire un accordo ponte, propedeutico all'avvio delle trattative per la definizione di un contratto congiunto Aris/Aiop del comparto Rsa”. Con questa iniziativa i sindacati intendono “difendere il legittimo diritto di lavoratrici e lavoratori a vedere pienamente riconosciuta la loro dignità professionale, a fronte di un contratto scaduto ormai da 11 anni”.

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl evidenziano che “le donne e gli uomini del comparto, senza contratto, hanno prima affrontato l'emergenza covid, prendendosi cura in questi anni della cittadinanza più fragile. Poi hanno subito la più grave crisi inflattiva degli ultimi anni che ha eroso il potere di acquisto dei loro stipendi”.

I sindacati, in conclusione, chiedono “il riconoscimento immediato di nuovi tabellari, per renderli uniformi a quelli del settore, e per giungere alla sottoscrizione di un contratto unico nel settore Rsa che riconosca dignità, diritti e salario, contrastando il dumping nel settore”.