"Le condizioni di lavoro dei driver che consegnano la merce ordinata su Amazon sono difficili e necessitano di un intervento urgente in materia di salute e sicurezza per i ritmi di lavoro frenetici, orari di lavoro ultraflessibili e continue pressioni dovute a un controllo a distanza soffocante". Lo denuncia arriva dalla Filt Cgil di Torino e Piemonte, oggi (martedì 26 febbraio) a Milano al presidio organizzato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Lombardia. La Filt piemontese, che rappresenta i driver di Amazon dei magazzini di Brandizzo, Fubine, Gravellona Toce e Marene, oltre ai dipendenti Amazon di Vercelli e Brandizzo, ha sollecitato l'avvio "da subito di un confronto nazionale perché questa nuova occupazione sia sinonimo di buona occupazione". Secondo la Filt "Amazon controlla attraverso un device il rendimento degli autisti ora per ora, minuto per minuto. Il sindacato ha firmato importanti accordi con i fornitori di Amazon in Piemonte, ma questi chiedono che l'azienda intraprenda da subito un serio confronto con i sindacati nazionali", sia per i propri dipendenti, sia per gli autisti che consegnano le merci. "Occorre un confronto serio e ordinato - conclude - che faccia chiarezza, sia per i limiti di utilizzo dei lavorato interinali sia per l'utilizzo in proprio dei part-time e per l'orario di lavoro".