Dopo l’incontro al ministero dello Sviluppo economico del 2 luglio che la proprietà di Manifattura Riese di Carpi ha nuovamente disertato (fatta salva la presenza del liquidatore senza alcun ulteriore mandato) e in attesa degli ulteriori confronti previsti il 19 luglio con il Mise e il 28 luglio con il ministero del Lavoro, continuano le iniziative sindacali, sollecitate dalla maestranze e dalle sigle sindacali Filcams Cgil, Filtem Cgil e Femca Cisl.

L’unica risposta fornita dall’azienda, dopo l’annuncio della chiusura, si è concretizzata con l’apertura della cassa integrazione Covid fino al 31 luglio, data oltre la quale non si sa quale possa essere il destino di un’azienda storica, di un marchio prestigioso (Navigare) e di circa 80 lavoratrici e lavoratori. Le organizzazioni sindacali, le istituzioni e soprattutto i lavoratori, sono sempre più convinti che dietro questa ventilata chiusura con conseguenti licenziamenti si nascondano manovre atte esclusivamente a trarre profitto, a danno delle persone colpite e senza minimamente pensare di dare continuità alle attività produttive. Tutto questo, nonostante i conti finanziari e le vendite dimostrino che la Manifattura Riese non sia un’azienda da chiudere.

Per questi motivi, le sigle sindacali chiedono fortemente alla proprietà di tornare sui propri passi e di riprendere le attività produttive. Fictem Cgil, Filcams Cgil e Femca Cisl  ribadiscono altresì la necessità di riprendere una normale negoziazione tra le parti, cosa che sarebbe dovuta avvenire prima che la misteriosa proprietà che si cela dietro la Società Fiduciaria che detiene l’80% delle quote, decidesse di distruggere in pochi giorni quanto costruito in 60 anni. Così come non convince l’ostinato silenzio del detentore dell’altro 20%, quella Navy Group del fondatore Massimo Brunetti, che ha già fatto sapere di sentirsi estraneo alla vicenda nonostante ne faccia parte a tutti gli effetti ed abbia contribuito col suo voto favorevole alla distruzione dell’azienda.

Di fronte a tutto ciò, le organizzazioni sindacali proclamano uno sciopero di otto ore per sabato 17 luglio 2021 in tutti i punti vendita della Navigare sul territorio italiano. In particolare sarà tenuto un presidio di lavoratori dalle ore 9,30 alle 12,30 dinnanzi allo spaccio di Carpi in via Copernico 2.