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La presidente di Unia Vania Alleva ha firmato il referendum della Cgil. La leader del maggiore sindacato svizzero ha lanciato recentemente un appello, rivolto alle italiane e agli italiani residenti in Svizzera, per il sostegno ai quesiti: “In Italia le condizioni di lavoro e la sicurezza sul posto di lavoro peggiorano ormai da decenni – ha detto -. Il clima sociale e politico degli ultimi anni non ha certo facilitato la vita delle organizzazioni sindacali che faticano non poco a difendere diritti acquisiti nel passato”.
La Cgil di Maurizio Landini “è passata da tempo al contrattacco e per farlo intende utilizzare anche gli strumenti della democrazia diretta, ovvero i referendum. La più grande confederazione sindacale italiana ha deciso infatti di lanciare una raccolta firme per smontare alcune delle leggi che hanno trasformato l’Italia in un paese caratterizzato da lavoro precario, malpagato e insicuro”.
"Entro fine giugno il sindacato è chiamato a raccogliere 500.000 firme – ha proseguito -. Un obiettivo che permetterebbe di andare al voto nella prossima primavera. Il referendum proposto dalla Cgil è di tipo abrogativo, cioè chiede di eliminare leggi o parti di leggi. Anche all’estero è infatti possibile firmare per i quattro quesiti”.