Il 29 maggio del 2013 moriva a Milano Franca Rame, compagna di vita di Dario Fo, militante politica e collaboratrice di Soccorso Rosso. Una donna libera, antifascista, resistente. Nata nella provincia di Milano in una famiglia di attori, burattinai e marionettisti attiva nel Nord Italia fin dal XVIII secolo, Franca Rame debutta a teatro all’età di tre anni. Nella famiglia Rame, Franca cresce e recita fino al 1950-51, quando si trasferisce a Milano per lavorare sia a teatro che per il cinema.

Il suo primo film, nel 1952, è Papaveri e papere di Marcello Marchesi, con Walter Chiari. Nel 1951, lavorando al Teatro Odeon, conosce Dario Fo, che sposa due anni più tardi ed insieme al quale fonda la compagnia Fo-Rame. Il loro sodalizio personale e artistico durerà per oltre cinquant’anni, con centinaia di spettacoli di diversi generi dalla commedia dell’arte al teatro politico, dal teatro civile a quello sociale.

La coppia Fo-Rame diventa un obiettivo politico. E Franca viene colpita. Nella maniera più inumana e terribile possibile. Il 9 marzo del 1973 viene rapita da cinque uomini, fatta salire a forza su un camioncino e stuprata per ore. I colpevoli non saranno mai arrestati nonostante molti anni dopo un pentito farà i loro nomi: il reato era ormai prescritto. Una vicenda atroce che l’attrice reciterà nel monologo Lo stupro.

Tengo con la mano destra la giacca chiusa sui seni scoperti - dirà - È quasi scuro. Dove sono? Al parco. Mi sento male… nel senso che mi sento svenire… non solo per il dolore fisico in tutto il corpo, ma per lo schifo… per l’umiliazione… per le mille sputate che ho ricevuto nel cervello… per lo sperma che mi sento uscire. Appoggio la testa a un albero… mi fanno male anche i capelli… me li tiravano per tenermi ferma la testa. Mi passo la mano sulla faccia… è sporca di sangue. Alzo il collo della giacca. Cammino… cammino non so per quanto tempo. Senza accorgermi, mi trovo davanti alla Questura. Appoggiata al muro del palazzo di fronte, la sto a guardare per un bel pezzo. Penso a quello che dovrei affrontare se entrassi ora… Sento le loro domande. Vedo le loro facce… i loro mezzi sorrisi… Penso e ci ripenso… Poi mi decido… Torno a casa… torno a casa… Li denuncerò domani.

Nel 1999 i coniugi Fo ricevono la laurea honoris causa da parte dell’Università inglese di Wolverhampton e alle elezioni politiche del 2006 Franca Rame viene eletta senatrice in Piemonte (nello stesso anno Antonio Di Pietro la propone alla carica di Presidente della Repubblica raccogliendo però solo ventiquattro preferenze).

Lascerà il Senato nel 2008, dichiarando che le “istituzioni mi sono sembrate impermeabili e refrattarie a ogni sguardo, proposta e sollecitazione esterna, cioè non proveniente da chi è espressione organica di un partito o di un gruppo di interesse organizzato”.

Il 19 aprile del 2012 è colpita da un ictus e ricoverata d’urgenza al policlinico di Milano. Morirà il 29 maggio 2013, nella sua abitazione in corso di Porta Romana, tra le braccia del compagno di una vita. Fuori dalla camera ardente allestita al teatro Piccolo saranno in tantissime a indossare un accessorio rosso come l’attrice aveva chiesto (“Donne, tante donne, tutte quelle che ho aiutato, che mi sono state vicine, amiche e anche nemiche... vestite di rosso che cantano Bella ciao”. Così aveva immaginato i suoi funerali).

“Se ne va un pezzo di femminismo”, sarà il commento di tante, mentre il feretro esce dalla camera ardente tra le note di Bella ciao, gli applausi della folla e un unanime grido: ‘Ora e sempre resistenza’. Al termine della cerimonia laica pugni alzati e le note dell’Internazionale. “Mia madre mi diceva sempre - ricorderà il figlio Jacopo - che Dio c’è ed è comunista”.