I lavoratori di Veneto Strade verranno da tutta la regione martedì 7 febbraio a Mestre, davanti alla sede della società (in via Baseggio 5) per dare vita ad una manifestazione (dalle ore 10 alle 12), mentre all’interno del palazzo si riunisce il Consiglio di amministrazione. “Il momento è delicatissimo” spiegano i sindacati: “Con la fine di febbraio si esauriscono le risorse di cui dispone l’azienda con il rischio, più che concreto, di sospensione di tutte le attività di manutenzione della rete viaria regionale e di mancato pagamento delle retribuzioni ai lavoratori”.

I circa 300 dipendenti della società, due terzi dei quali operanti in provincia di Belluno, non hanno nessuna intenzione di subire una situazione che sembra ingarbugliarsi sempre più, mentre le Province (proprietarie del 50 per cento delle quote) subiscono i tagli operati dal governo e a livello centrale non emergono provvedimenti a garanzia della copertura finanziaria delle attività. “Il governo - sostengono i lavoratori - deve stanziare immediatamente le risorse strutturali necessarie alla viabilità”, mentre le Province sono invitate a “convocare incontri con le parti sociali per un progetto condiviso a salvaguardia dei posti di lavoro e della sicurezza e mobilità dei cittadini”. Ciò che non si può accettare sono “scelte emergenziali di smembramento che comporterebbero la paralisi nella gestione delle strade” o “spacchettamenti di rete viaria, di personale e di mezzi che porterebbero ad aumenti dei costi e a cali di efficienza”.