Un accordo quadro di indirizzo politico per la gestione delle criticità sul fronte dell’occupazione che si apriranno con l’attuazione dell’Avviso che finanzia per quest’anno i corsi di formazione professionale (8/ 2016) è stato siglato da Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola siciliane con l’assessore regionale all’istruzione e formazione, Bruno Marziano.

L’intesa detta le linee per l’utilizzo del personale da parte degli enti accreditati e sarà oggetto martedì 25 ottobre, alle 11, di una trattativa trilaterale, con la presenza dunque anche dei datori di lavoro, con l’obiettivo di “definire – dice il testo – in un quadro di regole certe la possibilità del massimo recupero occupazionale e la correttezza delle condizioni lavorative per gli operatori del settore”.

“Considerato, com’è emerso nel precedente confronto sui punti critici della graduatoria permanente che non sono garantiti i livelli occupazionali – dicono i segretari dei tre sindacati Graziamaria Pistorino, Francesca Bellia e Claudio Parasporo che hanno partecipato all’incontro assieme ai coordinatori regionali Giovanni Lo Cicero, Giovanni Migliore e Antonio Panzica – abbiamo chiesto che venga rispettato quanto previsto nel bando cioè l’utilizzo da parte degli enti, in caso di assunzioni, del personale iscritto all’Albo della formazione professionale”.

I sindacati hanno chiesto anche che venga garantito il rispetto delle leggi e delle norme contrattuali, attivando procedure straordinarie di controllo e che nell’accordo definitivo – come indicato nell’intesa di indirizzo firmata oggi – venga inserita la previsione di revoca dell’accreditamento in caso di inadempienze o dichiarazioni mendaci da parte dei soggetti datoriali.

“Le linee definite – affermano i sindacati – una volta siglato l’accordo definitivo dovranno diventare atti amministrativi concreti e azioni coerenti da parte degli enti di formazione professionale”. Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil scuola e governo regionale hanno anche concordato la necessità di sostenere la richiesta della presenza dei sindacati al tavolo di crisi nazionale già aperto con lo scopo di “individuare misure straordinarie di accompagnamento e fuoriuscita dalla crisi del sistema , anche attraverso la programmazione- dice l’accordo- e il finanziamento di attività di aggiornamento, riqualificazione e riconversione del personale rimasto parzialmente o totalmente senza incarico”.