Quattro ore di sciopero domani, giovedì 1° dicembre, nel giorno dei funerali di Mauro Giannetti, il cavatore di 46 anni che è morto lunedì a Torano travolto da un lastrone di marmo. Lo proclamano Cgil e Uil di Massa Carrara, in una nota. I sindacati "esprimono il più sentito cordoglio alla famiglia di Mauro Giannetti ed invitano tutti i lavoratori a partecipare ai funerali che si terranno domani 1° dicembre 2016, alle ore 15, presso la Chiesa Maria S.S. Mediatrice di Avenza, vicino al campo sportivo San Marco". Le modalità di svolgimento dello sciopero saranno definite dalle singole categorie, spiegano, così da facilitare la partecipazione dei lavoratori ai funerali. Le categorie del marmo si fermano invece per l'intera giornata.

Il 28 novembre l'incidente mortale: il lavoratore è stato travolto da un lastrone di circa due tonnellate di marmo. Secondo le ricostruzioni, l'uomo, che stava lavorando con il fratello, aveva appena finito il taglio di un blocco di marmo e stava togliendo le impalcature sistemate attorno al blocco stesso, quando un pesante lastrone si è spezzato, travolgendolo. I primi a dare l'allarme sono stati i compagni di lavoro, ma per la vittima, il cui corpo non è stato ancora recuperato, non c'era più niente da fare.

“Nonostante le denunce degli ultimi mesi e le iniziative intraprese dalla Regione Toscana – hanno affermato in una nota il segretario regionale della Cgil Mauro Fuso e il numero uno della Cgil di Massa Carrara, Paolo Gozzani – a Carrara si continua a morire nelle cave di marmo. L'ultimo incidente mortale di oggi ci fa urlare di sdegno. Ci sono luoghi di lavoro dove non si rispettano i requisiti minimi per la sicurezza e ci sono lavori dove il rischio è molto alto. Per salvare il lavoro e la vita dei lavoratori quando mancano i requisiti di sicurezza bisogna avere il coraggio chiudere le attività fino al ripristino non del minimo, ma del massimo di sicurezza possibile". 

Di lavoro c'è bisogno per vivere, e sul luogo di lavoro non si deve morire, ha proseguito la Cgil. "Purtroppo gli infortuni sul lavoro si susseguono nel nostro Paese con una frequenza allarmante: è assolutamente prioritario invertire con forza questa sequenza mortale. È un compito di tutti e in particolare di chi, come il governo, ha strumenti e poteri per intervenire con messaggi netti così come indicato spesso dal presidente della Repubblica”.

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Muore travolto da lastrone