"Salviamo Sakineh, fermiamo le pietre". Con questo slogan si è aperta la manifestazione di oggi (2 settembre) a Roma, davanti all'ambasciata dell'Iran, per salvare Sakineh Mohammadi Shtiani, la donna condannata a morte per lapidazione in Iran per aver concepito un figlio fuori dal matrimonio. La mobilitazione si sta svolgendo senza bandiere di partito, davanti all'ambasciata è stata issata una donna-fantoccio, interrata a metà busto, per simulare la morte per lapidazione praticata nel paese islamico.