Informazione, produzione e occupazione è messa a rischio per il taglio di 150 milioni di euro previsti per il 2014, nella sede Raiway di Firenze. E' l'allarme che arriva oggi (13 maggio) dai sindacati, dopo le assemblee che si sono svolte il 12 maggio, in contemporanea in diverse città italiane: Roma, Milano, Torino e Napoli.

“Pluralismo dell’informazione, produzione culturale e tenuta occupazionale sono messi in serio pericolo per effetto del taglio dei 150 milioni di euro previsti per il 2014 dal Art. 21 del DL 66", scrivono i sindacati. "Come da indicazione del Coordinamento Nazionale dei sindacati Slc Cgil, Fistel CISL, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater e Libersind-ConfSal tenutosi a Roma il giorno 8 maggio 2014, in tutte le sedi regionali Rai e nei plessi aziendali dei centri di produzione di Roma, Milano, Torino e Napoli il giorno 12 maggio si sono svolte in contemporanea le assemblee dei lavoratori della RAI. A Firenze tale assemblea si è tenuta alla presenza dei rappresentanti territoriali e con la partecipazione del Comitato di redazione Usigrai”. Questo il comunicato diffuso dalle Rsu della sede Raiway di Firenze.

“Ancora una volta il dubbio che interessi privati esterni alla RAI pilotino le logiche che portano a così importanti e pericolose decisioni aggiungono preoccupazione ad una situazione economica già compromessa, i soggetti interessati ad acquisire gli asset strategici che verrebbero messi in vendita per far cassa, senza che i fondi reperititi venissero impiegati in investimenti per lo sviluppo futuro dell’azienda, troverebbero terreno fertile per lo loro manovre; l’annoso problema del conflitto di interessi è sempre in agguato”, continua la nota.

“L’assemblea dei lavoratori RAI ha dato mandato di intraprendere tutte le forme di mobilitazione che sono nelle disponibilità dei Sindacati. In tal senso si sollecitano: l’apertura delle procedure di raffreddamento e conciliazione, azioni di presidio e diffusione al fine di sensibilizzare la cittadinanza (vero soggetto danneggiato da l’eventuale perdita di un bene così prezioso) e richiamo all’attenzione delle istituzioni politiche tutte, oltre che delle associazioni, della società civile e del mondo della cultura e dell’informazione. Già nel pomeriggio della stessa giornata una rappresentanza di lavoratori della Sede RAI di Firenze ha incontrato il Presidente della commissione cultura del Comune di Firenze Leonardo Bieber che ha raccolto le preoccupazioni espresse”.

Le Rsu quindi “invitano tutti i soggetti sensibili al mantenimento di un bene comune a farsi avanti per difendere il nostro patrimonio culturale. La RAI è di tutti non facciamocela portare via”.