“Lo sciopero è pienamente riuscito, è stato partecipato a livello nazionale e con un'adesione di circa 80% dei lavoratori Rai in servizio.” Così annunciano, in una nota congiunta, Slc Cgil, Fistel Cisl e Snater che ricordano come la programmazione ha subito tagli, ridimensionamenti e modifiche. Quasi tutti i telegiornali sono andati in forma ridotta, alcune trasmissioni in diretta sono state soppresse o ridimensionate.

La segreteria nazionale Slc dichiara che “nonostante la delibera della Commissione di garanzia, che invece di tutelare lo sciopero, quale diritto costituzionale, anche in questa vertenza Rai si è dimostrata poco lucida sull'interpretazione della legge che regolamenta il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, ritenendo lo sciopero indetto dai sindacati non conforme alla normativa vigente, solo per tecnicismi giuridici che nulla hanno a che vedere con la ratio ed i principi che hanno portato all'emanazione della legge 146/90, e successivi accordi”.

Le segreterie nazionali Slc, Fistel e Snater
avevano già annunciato che non si sarebbero fermate davanti a nessuna regola pretestuosa che avesse limitato lo sciopero, un diritto irrinunciabile e confermano per martedì 15 maggio alle ore 11 presso la Federazione nazionale della stampa la conferenza stampa sul referendum contro la dirigenza Rai e per il rinnovo del contratto di lavoro. Referendum che, con la consultazione ancora in corso, registra la grande partecipazione dei lavoratori, con un'affluenza in alcune realtà superiore al 70%.