"Se il riordino delle Province è stato un pasticcio questo decreto sarà anche peggio. Ancora una volta si scarica sui lavoratori e sui cittadini l'esito di politiche sbagliate che producono provvedimenti incomprensibili". E' il giudizio netto della Cgil e della Fp Cgil sulla bozza di decreto ministeriale sui criteri di mobilità presentato oggi (14 luglio) ai sindacati a Palazzo Vidoni.

"Si sta preparando, infatti, - aggiungono- un altro intervento in tema di Province e mobilità che non offre risposte positive che salvaguardino i servizi pubblici oggi in capo alle Province, così come non ci sono risposte su occupazione e reddito dei lavoratori coinvolti. A processi di mobilità senza chiarezza e senza relazioni sindacali si aggiunge la mobilità discrezionale senza certezze".

Per la Cgil e la Fp Cgil "è sempre più necessario un quadro di insieme, oggi sostituito da interventi frammentari e contradditori, così come risulta sempre più evidente dalle misure della Legge di stabilità e da quella Delrio. Il Governo farebbe bene a riconvocare le organizzazioni sindacali dopo la definizione del decreto Enti Locali che ha bisogno di profonde modifiche per salvare occupazione e qualità dei servizi, per discutere solo a quel punto e con il quadro chiaro del riordino delle funzioni delle Province. Solo allora infatti avrebbe senso disciplinare la mobilità senza atti unilaterali e con un confronto vero con chi rappresenta i lavoratori", concludono.