“Avviato lo stato di agitazione dei lavoratori dei porti e dei servizi tecnico nautici in quanto si finge di fare una riforma ma viene attaccato il lavoro”. Lo annunciano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti spiegando che “le linee guida sul Piano Strategico Nazionale dei porti e della logistica, illustrate agli stati generali lo scorso 9 febbraio, non hanno consentito di conoscere nel dettaglio gli aspetti di merito che saranno alla base della proposta di legge annunciata dal Ministro dei Trasporti. Dalle conclusioni del Ministro Lupi - spiegano unitariamente le tre sigle sindacali di categoria - non abbiamo ricavato segnali chiari di una volontà politica del Governo a risolvere la diatriba di competenze che si è scatenata tra il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e il Ministero dello Sviluppo Economico sul Ddl 'concorrenza'”.

Secondo Filt, Fit e Uilt infine “il sistema di regole vigente nei porti che garantisce stabilità e qualificazione del lavoro deve essere mantenuto. Chi al contrario pensa di creare un Far West in mano alle nuove lobbies legate a Confindustria troverà la risposta dei lavoratori”.