In occasione della terza Conferenza nazionale sulla famiglia, che si tiene oggi (giovedì 28 settembre) a Roma, Cgil, Cisl e Uil hanno predisposto un documento in cui si espongono le principali proposte avanzate dal sindacato, secondo cui investendo di più sulle famiglie si rafforza la coesione sociale e si dà una spinta allo sviluppo.

I sindacati riaffermano la necessità di politiche mirate, integrate e strutturali affinché si sostengano e potenzino le funzioni già svolte dalle famiglie, superando una situazione che, aggravata dalla crisi, appare oggi particolarmente sfavorevole alle relazioni, alla generatività, alla cura. Per fare ciò non bastano misure parziali e bonus o interventi transitori, ma serve una strategia complessiva che oggi manca e, dunque, politiche fiscali, del lavoro e di welfare.

Nello specifico, Cgil, Cisl e Uil chiedono l'introduzione di un nuovo assegno familiare universale; la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali (Leps) integrate con i Lea sanitari, rafforzando la rete dei servizi pubblici; un piano per le non autosufficienze e una normativa quadro nazionale sulla long term care. Per i sindacati è necessario, inoltre, investire nei servizi socio-educativi 0-3 anni e migliorare il sistema di congedi e permessi per i lavoratori genitori o che hanno familiari cui prestare assistenza.

Le politiche per le famiglie per essere davvero efficaci vanno considerate e affrontate attraverso l'impegno convinto e la mobilitazione corale non solo delle istituzioni, ma di tutto il partenariato economico e sociale. Un coinvolgimento strategico e necessario per intercettare e rappresentare i bisogni dei lavoratori e di tutti i cittadini e trovare soluzioni politiche condivise.