Sono state tagliate le gomme dell’auto al segretario della Filt Cgil di Palermo, Gaetano Bonavia. L’auto, una Audi, era parcheggiata davanti alla sede Amat di via Roccazzo: il danneggiamento delle quattro ruote risale a questa mattina, 19 aprile. Nell’arco di un mese è il secondo atto intimidatorio, che segue quello subito a fine marzo dal segretario della Cisl trasporti, Salvatore Girgenti. Entrambi dopo la firma dell’accordo sindacale siglato il 20 marzo scorso tra l’azienda e Cgil, Cisl Uil, Cisal e Orsa, con l’opposizione di due sole sigle, Ugl e Cobas, che ha previsto la riorganizzazione dell’officina, con l’eliminazione dei turni notturni.

“Considerato che Bonavia non si occupa d’altro che di attività sindacale non possiamo che mettere in riferimento questo atto con lo svolgimento della sua attività sindacale e con i dissensi espressi in azienda sull’accordo sindacale", affermano il segretario della Cgil di Palermo, Maurizio Calà, Rosario Carbone e Francesco Mineo, rappresentanti aziendali della Filt palermitana.

"Si presume - affermano - che i due atti siano in qualche modo legati, essendo entrambi rivolti ai segretari del settore trasporti: entrambi hanno ritrovato l’auto danneggiata davanti all’autoparco. Se vuole essere un’intimidazione, l’iniziativa della Cgil, che sta cercando assieme alle altre sigle sindacali Cisl, Uil, Cisal e Orsa di aiutare l’Amat a uscire fuori dalle sacche dell’inefficienza, non si ferma. Anzi porteremo avanti la nostra iniziativa con maggiore determinazione. Quello che deve essere fatto per il bene dell’azienda lo faremo senza piegarci".

"È un clima di terrore che non possiamo accettare", aggiunge il segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà. "Chiediamo al questore e al prefetto di intervenire a tutela dei lavoratori. È una situazione grave che ci preoccupa. Ecco perché riteniamo imprescindibile aprire un tavolo sulla riorganizzazione delle partecipate, cosa che inascoltati chiediamo da tempo al sindaco. Una riorganizzazione che miri, a partire dai casi di Amia e Amat, a eliminare i privilegi e riportare la situazione alla legittimità".