“Ieri (8 gennaio) si è verificato l’ennesimo episodio di decentramento: in attrezzeria, un pezzo già messo sulle macchine è stato tolto, decentrato e lavorato fuori, con la conseguenza che l'operaio e la macchina sono rimasti fermi per l’intero turno. È solo la punta dell’iceberg”. Lo affermano in una nota le Rsu Fiom Cgil di Ansaldo Energia, in sciopero da questa mattina con un presidio interno a difesa della fabbrica.

I rappresentanti dei lavoratori descrivono una situazione in bilico, con “muletti affittati fermi e materiale che non arriva – si legge nel comunicato sindacale – perché non vengono pagati i fornitori; manutenzione e investimenti sulle macchine pari quasi allo zero per il debito, migliaia di lavorazioni decentrate, reparti che stanno morendo piano piano. Zero piani industriali, zero prospettive. Poi però allo stesso tempo, 55 dirigenti con Alfa Stelvio aziendali (quelle sì funzionanti) e una pletora di consulenti e pensionati sono rientrati. Non permetteremo di farvi chiudere, foglia dopo foglia, l’Ansaldo Energia”, conclude la nota.