È stato firmato oggi il rinnovo del contratto integrativo per il gruppo Nestlé, con la soddisfazione dei sindacati di categoria. “In un momento di grande cambiamento, che ha visto il gruppo ridimensionarsi e riorganizzarsi, non ci aspettavamo di raggiungere un risultato positivo sia nella parte normativa che in quella economica”, hanno dichiarato il coordinatore nazionale Fai Cisl Massimiliano Albanese e i segretari nazionali Flai Cgil Mauro Macchiesi e Uila Uil Pietro Pellegrini, dopo la firma dell’accordo che si è svolta in Assolombarda.

Grande attenzione viene prevista per le relazioni industriali: rafforzato il confronto preventivo sulle tematiche occupazionali, organizzative, ambientali, di welfare e salariali attraverso la costituzione di apposite commissioni bilaterali paritetiche. Sul fronte della conciliazione dei tempi vita-lavoro, è introdotta una banca ore solidale, con un contributo a carico dell’azienda per chi assiste i figli minori che necessitano di cure costanti; sono elevati da due a tre i giorni di permesso previsti dal Ccnl per patologie gravi dei figli; viene confermato il congedo retribuito di due settimane per i padri in occasione della nascita di un figlio.

Mutato, infine, sia negli obiettivi che nell’ammontare, il premio: oltre all’inserimento di nuovi parametri relativi al miglioramento della competitività e gestionali di sito si registra un incremento del valore del premio di 310 euro nel quadriennio (+ 13,5% rispetto al 2017), con una progressione di 2.300 euro nel 2018, 2.400 nel 2019, 2.500 nel 2020 e 2.600 nel 2021, per un totale complessivo di 9.800 euro nel quadriennio.

“Un risultato estremamente significativo – secondo i sindacati – per i lavoratori di un gruppo che sta uscendo da un lungo periodo difficile, che mira al rilancio dei business e a garantire ai lavoratori prospettive di lungo periodo”. In tema di welfare, si prevede la possibilità di utilizzare una quota di premio variabile per avere servizi dedicati prioritariamente alla previdenza complementare, all’assistenza sanitaria e alla genitorialità.