Non è semplice la vita dei giovani immigrati nel più multietnico dei quartieri berlinesi, ovvero Kreuzberg. La fonte che ne parla è il quotidiano Tagesspiegel, e il titolo del pezzo pubblicato il 3 luglio 2008 è di per sé indicativo: “Nessun contatto con i tedeschi”. “Per i tedeschi siamo solo degli stranieri che non hanno nulla da cercare quaggiù”, dice al giornalista del Tagesspiegel la 16enne Salma. “Insieme alle sue due amiche – leggiamo dall’articolo – questa giovane iraniana siede sotto al sole nel parco Mendelssohn-Bartholdy.

La studentessa, che come le sue amiche ha il capo coperto da un velo, vive a Berlino da otto anni nella zona tra Kiez e Askanischer Platz”, che sono appunto due aree del quartiere di Kreuzberg. Un quartiere dove, stando agli ultimi dati dell’Ufficio statistico di Berlino-Brandeburgo, il 68% degli abitanti ha origini migratorie.

“’Con i tedeschi - dice ancora Salma al giornalista che l’intervista - non ho alcun contatto’. Nessuno studente tedesco frequenta la sua scuola e quando ne incrocia qualcuno per strada avverte il loro rifiuto, spiega Salma in un tedesco perfetto” come rileva il giornalista che prosegue il suo viaggio nel quartiere e duecento metri più in là, fermi ad aspettare l’autobus, trova due giovani di origine turca, uno dei quali racconta di essere nato in Germania per poi aggiungere: “con i tedeschi veri e propri, però, non ho nulla a che spartire”.

Una Berlino diversa dalla città multiculturale e integrata che siamo abituati a immaginare, una Berlino compartimentata in ghetti ed etnie dove però – scrive ancora il Tagesspiegel – tra una generazione i tedeschi non saranno più la maggioranza e questo rimetterà completamente in discussione la questione dell’integrazione.