“Il governo deve mettere in campo un impegno molto più forte e molto più deciso per affrontare e sostenere il rilancio del terzo gruppo bancario italiano, superano la logica, viste le contrapposizioni tra fondazione e management, di un colpo al cerchio e uno alla botte”. È questa la richiesta avanzata oggi dal segretario generale della Fisac, Agostino Megale, al ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, circa la situazione in cui versa Monte Paschi di Siena.

Questo maggiore impegno del governo, afferma il numero uno della categoria del credito della Cgil, “deve mettere al centro la difesa dei 28.000 occupati che nella crisi hanno pagato e stanno pagando prezzi altissimi e, inoltre, la valorizzazione del patrimonio di circa 6 milioni di clienti”.

Tra i temi sottolineati da Megale nel corso dell'incontro col titolare del dicastero di via XX settembre, “la necessità di discutere anche del piano convenuto con Bruxelles che, aggiungendo ulteriori esuberi, porta a 8.000 i lavoratori in meno come prezzo occupazionale da pagare, tema di cui vorremo poterne discutere. In ogni caso, nel mettere al centro i problemi dell'occupazione, va sottolineata la necessità di dare stabilità e prospettive al risanamento e al rilancio della banca. Per questo, il governo deve svolgere fino in fondo la sua parte”.