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"Da inizio anno ad oggi sono 159 gli infortuni mortali accaduti nel nostro paese. Una strage inaccettabile in un paese civile". È quanto si legge nell'ordine del giorno approvato all'unanimità dall'assemblea dei 500 delegati e delegate della Fiom Cgil, riunita a Roma, che impegna tutte le strutture a far precedere e ad accompagnare le manifestazioni del Primo Maggio da scioperi, con l'obiettivo di arrivare ad una mobilitazione generale.
Per le tute blu Cgil le morti sul lavoro rappresentano "la prima emergenza di cui il Parlamento appena insediato si dovrebbe occupare, che dovrebbe affrontare". "Il lavoro - prosegue il documento - non è lavoro senza diritti a partire dal diritto delle lavoratrici e dei lavoratori alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro. La tutela della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro, il rispetto dell'ambiente e lo sviluppo sostenibile, la conquista di nuovi strumenti per affrontare - con l'obiettivo di eliminarli - i rischi e migliorare le condizioni di lavoro sono obiettivi prioritari per la Fiom".
"Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di mettere al centro delle manifestazioni del Primo Maggio la sicurezza e la salute dei lavoratori. Per far crescere nel paese e nei luoghi di lavoro la cultura della prevenzione e della sicurezza. Per denunciare la drammatica emergenza degli infortuni mortali, dell'aumento delle malattie professionali, della mancanza di un adeguato sistema di controllo sulla inosservanza delle norme in tema di salute e sicurezza l'Assemblea nazionale delle delegate e dei delegati della Fiom impegna tutte le strutture a far precedere e ad accompagnare le manifestazioni del Primo Maggio da iniziative di sciopero da costruire nei territori e nei luoghi di lavoro anche con l'obiettivo di costruire le condizioni per una mobilitazione generale".