Nel Canale di Sicilia, da Lampedusa alla terraferma, proseguono gli sbarchi, ma tra le forze dell’ordine mancano uomini e risorse”. È questo l’allarme che lancia Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia della Cgil regionale. “I 43 sbarchi censiti dall’inizio dell’anno e i quasi quattromila immigrati che hanno finora raggiunto le nostre coste nella sola Lampedusa, se raffrontati ai dati dello scorso anno, fanno prevedere il ripetersi del fenomeno ‘emergenza Nord Africa’ e di come esso sia solamente all’inizio”.
 
“Premesso che la clandestinità si combatte, in via prioritaria, attraverso idonei strumenti di cooperazione internazionale e stringendo protocolli con i paesi maggiormente interessati al fenomeno migratorio – prosegue il leader del Silp –, rispetto al tema delle risorse impiegate non si può non denunciare che tale fenomeno si ripercuote nuovamente sull’attività delle forze dell’ordine impegnante a fronteggiarlo, in prima linea ed in ogni sua delicata fase, con organici e risorse inadeguate”.
 
È quindi necessario – conclude Tissone – l’assegnazione di nuovo personale per le provincie di Agrigento, Trapani, Siracusa, Caltanisetta, Catania  e Ragusa, sedi di centri di permanenza, evitando di utilizzare quello in servizio presso le locali questure, per non sottrarlo al necessario controllo del territorio. Infine, è indispensabile l’emanazione di un provvedimento del governo  per reperire le risorse necessarie ad affrontare questa nuova emergenza, anche perché gli ordinari capitoli di bilancio non dispongono neppure dei fondi indispensabili a pagare i numerosi, quanto disagevoli, servizi già svolti dal personale lo scorso autunno”.