La notizia è ufficiale: il Gruppo Mercatone è stato ammesso alla procedura di amministrazione straordinaria. “Nella tarda serata del 7 aprile – si legge in una nota dei sindacati del commercio Filcams, Fisascat, Uiltucs – il ministro della Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha firmato il decreto per l’amministrazione straordinaria del gruppo e ha nominato tre commissari. La completa gestione dell’azienda è passata dunque nelle mani dei commissari, e non è più nel potere del Cda assumere alcuna decisione. E’ perciò necessario fare chiarezza sul comunicato emanato questa mattina dall’azienda, che ancora una volta fornisce informazioni, a dir poco, distorte”.

L’amministrazione straordinaria e il concordato preventivo sono infatti due cose completamente diverse e non collegate fra di loro. “La prima, continua assegna il compito di gestire l’azienda a soggetti terzi incaricati dal ministero e sotto la vigilanza del ministero stesso. La seconda lascia la gestione in capo al Cda, sotto la vigilanza del tribunale competente. “Ciò significa - spiegano le tre sigle - che dopo la firma del decreto solo ed esclusivamente i commissari potranno assumere decisioni sia di carattere organizzativo che gestionale. Le procedure previste dalla legge impongono anche che per vendere o cedere l’azienda sia necessario un bando pubblico: i potenziali investitori potranno presentare proposte di acquisto che potranno riguardare tutta o parte dell’azienda, come potrebbero esserci più proposte per parti diverse".

“L’amministrazione straordinaria – continua la nota sindacale – offre maggiori possibilità anche per piccoli investitori che fossero interessati solo ad alcuni punti vendita. L’investitore, di cui molto si è parlato nelle scorse settimane, qualora fosse interessato, dovrà necessariamente seguire le procedure ed i tempi che saranno dettati dal bando pubblico. Saranno poi i commissari a valutare le proposte ed infine il Mise ad approvarle in via definitiva. La scelta di ricorrere all’amministrazione straordinaria è per noi positiva dà infatti garanzia della trasparenza che è mancata in questi mesi ed offre alle lavoratrici ed ai lavoratori maggiori garanzie di tutele, soprattutto per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali”.