Indetto a Firenze lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori (circa 600 in tutto) delle mense scolastiche del Comune. A dichiararlo sono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, segnalando che “la trattativa coi sindacati sul passaggio di appalto che riguarda le mense del Comune vede le aziende vincitrici degli ultimi bandi, Dussmann e Vivenda, avanzare posizioni che dal 1° gennaio peggiorerebbero le già precarie condizioni economiche e normative dei lavoratori, raggiunte dopo molti anni di lavoro nell'appalto”. Il prossimo incontro tra aziende e sindacati è previsto per giovedì 2 gennaio.

I sindacati rilevano che le aziende, tra le altre cose, intenderebbero “togliere la copertura economica dei primi tre giorni di malattia (questo, in maniera retroattiva, anche per altri 100 lavoratori dipendenti di Dussmann di altri lotti), non pagare le festività di gennaio, ampliare i periodi di sospensione del rapporto di lavoro nell'anno”. Filcams, Fisascat e Uiltucs non intendono accettare tali peggioramenti, che sarebbero “peraltro perpetrati a danno di quello che è già un vero e proprio ‘lavoro povero’, costituito da stipendi miseri, bassi part time ciclici involontari (anche solo due ore al giorno), mancanza di copertura di salario e contribuzione previdenziale durante la chiusura delle scuole”.

Lavoratori e organizzazioni chiedono dunque al Comune di Firenze “d’intervenire urgentemente per impedire il peggioramento delle condizioni di lavoro”. Al contempo, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil apriranno “un canale di comunicazione con i genitori dei bambini e dei ragazzi di tutte le scuole, per far meglio comprendere le condizioni di lavoro attuali e quelle che verrebbero a determinarsi dopo il passaggio di appalto, nella convinzione che la qualità del servizio passi necessariamente da quella del lavoro di chi quel servizio lo produce”.

La società Vivenda ha replicato affermando che "saranno garantiti gli stessi livelli occupazionali, le stesse mansioni e gli stessi orari del passato. Inoltre, proprio per migliorare le condizioni dei lavoratori, è stato deciso di riconoscere loro lo stesso trattamento retributivo anche se superiore all'offerta di gara". Quanto al pagamento delle festività natalizie, l'azienda dichiara che "nonostante il servizio mensa inizi il 7 gennaio e quindi sia consentito all'azienda non pagare questi straordinari, l’amministrazione ha comunque scelto di garantire il riconoscimento delle festività natalizie a tutti quanti". Per quanto concerne il trattamento economico della malattia, Vivenda ha spiegato che la sua posizione è perfettamente in linea "con quanto previsto dal ccnl, così come per ogni altro istituto contrattuale".