“Premesso che la difficile e preoccupante situazione che ha portato a questo incontro rientra in un quadro generale che coinvolge quasi tutte le Fondazioni lirico-sinfoniche d’Italia e richiede una decisa azione di Governo, le parti hanno concordato la necessità di impostare un metodo di confronto e lavoro rivolto al futuro, con l’obiettivo di aprire una fase nuova in un ambito di relazioni sindacali e cittadine più disteso e collaborativo. Le parti condividono la necessità di collaborare già a partire da marzo per integrare il Piano triennale 2016-18 finalizzato a un progetto di rilancio strutturale della Fondazione che non sia solo orientato a politiche di contenimento". Questo il comunicato congiunto Comune-Cgil-Cisl di Firenze, al termine dell'incontro fra le parti, avvenuto stamattina.

Gli obiettivi di rilancio dovranno passare attraverso alcuni punti: ripatrimonializzazione della Fondazione con l’impegno dei soci pubblici; risoluzione dei nodi principali dovuti al debito arrivato a livelli preoccupanti, anche attraverso un'urgente vertenza da aprire con governo e ministro, ciascuno per i propri canali istituzionali; costruzione di una vocazione didattica, educativa e formativa più accentuata e con una produzione artistica più attenta alla fruizione in tutto il territorio toscano; definizione di un nuovo modello gestionale che aumenti in maniera rilevante i ricavi anche con politiche di marketing più incisive allo scopo di un generale aumento della marginalità tra costi e ricavi, con l’impegno a non ricorrere a ulteriori licenziamenti. Tutto questo, anche alla luce dell’impegno del Comune di avviare entro il 2017 i lavori del nuovo auditorium – grazie ai 60 milioni del Patto per Firenze – che completerà la realizzazione del più importante polo di produzione lirico-sinfonica in Italia; presa d’atto della positiva misura introdotta da Governo e Parlamento in merito all’aumento della quota del Fus relativo agli enti lirico-sinfonici che prevede un aumento annuale per Firenze, a cui fa seguito l’impegno dei soci fondatori - fermo restando la verifica di sostenibilità di bilancio - a stabilizzare le quote di contribuzione”, hanno aggiunto Comune e sindacati.

Soddisfazione è stata espressa dai sindacati al termine dell''incontro, a Palazzo Vecchio, sul futuro del Maggio musicale fiorentino, cui hanno preso parte anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, e il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. La segretaria della Cgil Firenze, Paola Galgani, definisce il "confronto positivo. Ora l''obiettivo è rilanciare il teatro attraverso scelte straordinarie. L''impegno parte dalla revisione del piano risanamento; ed è bene che si sancisca lo stop a nuovi licenziamenti. Ora proviamo davvero ad aprire una fase nuova". Il segretario della Cisl Firenze, Roberto Pistonina, ha sottolineato come "sulla base del nostro allarme per il futuro del teatro Regione e Comune abbiano preso un impegno: la rivisitazione del piano industriale non sarà più fatta a tavolino, ma ci sarà il coinvolgimento reale di chi nel teatro lavora".