Potrebbero arrivare da un momento all'altro le lettere di licenziamento per oltre 300 lavoratori Ericsson. Per questo oggi circa un centinaio di lavoratori della multinazionale svedese, molti dei quali provenienti dalla sede di Napoli, hanno manifestato in piazza Montecitorio a Roma contro "l'ennesima procedura di mobilità". 

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"Negli ultimi dieci anni a seguito di altre 13 procedure simili, abbiamo subito in Ericsson, in tutta Italia, la perdita di 1800 lavoratori - afferma a ilMattino.it Tommaso Scotto Di Minico della Slc Cgil Campania - perdita parzialmente compensata con nuove acquisizioni, ma ad oggi contiamo comunque 1500 persone in meno".

Di Minico analizza poi la situazione campana: "La sede di Napoli ha 180 persone all'attivo su cui insistono trentuno esuberi. A Pagani ci sono 270 lavoratori e anche se non ci sono esuberi al momento, temiamo possa presentarsi lo stesso problema il prossimo anno. Anche perchè già 435 persone sono state cedute dalla sede di Marcianise negli scorsi anni. Ad oggi il numero di lavoratori Ericsson in Campania è più che dimezzato"

Da qui la richiesta dei lavoratori al Governo (avevano già scritto a Renzi all'inizio di ottobre) di convocare un tavolo e chiedere all'azienda di rispondere. "Noi crediamo - conclude il sindacalista della Slc Cgil - che attraverso il piano Industria 4.0 e gli investimenti di Governo sulla banda ultralarga si possa trovare una soluzione per l'occupazione".