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Un gazebo in mezzo alla spiaggia (e anche un giro in mare sul pattino) per dire che “Non c’è turismo senza tutele”, come da slogan della campagna lanciata dalla Filcams Cgil. Oggi (30 luglio) la Filcams pisana è stata al bagno degli Americani a Tirrenia, con l'obiettivo di informare sulle tutele a cui devono accedere i lavoratori del settore del turismo. Al gazebo e lungo la spiaggia, dunque, si distribuisce materiale informativo e si risponde alle domande degli interessati su molti temi: i diritti di precedenza, il controllo delle buste paga, la regolarità contributiva e le esperienze lavorative, le domande per la Naspi, i calcoli per la pensione. L’iniziativa si ripeterà a Tirrenia anche domani e dopo domani, mentre l’ultima settimana di agosto avrà luogo nelle spiagge di Massa, Lucca e Grosseto, a Pistoia, a Livorno ed Isola d’Elba.
“Assenza di contratto individuale, periodo di prova illimitato, retribuzioni mai corrisposte, contributi mai versati, violazione delle norme sulla sicurezza, niente riposo giornaliero: il turismo anche in Toscana va a gonfie vele ma i lavoratori stagionali spesso non se la passano tanto bene, per questo vogliamo dar loro voce e riteniamo necessari investimenti e politiche serie e risolutive - ha detto Cinzia Bernardini, segretaria della Filcams Cgil Toscana, che stamani era in spiaggia al presidio a Tirrenia -. L’iniziativa di oggi e le prossime rappresentano una forma di mobilitazione che vuole andare incontro ai lavoratori per informarli dei diritti che hanno, come già abbiamo fatto l’anno scorso”.
“Con questa iniziativa vogliamo in primo luogo rivolgerci ai lavoratori stagionali e creare con loro un ponte di comunicazione, per farli uscire dall’isolamento al quale sono spesso costretti e renderli consapevoli dei loro diritti, fornendo le informazioni necessarie per il loro percorso lavorativo dall’inizio alla fine della stagione turistica - aggiunge Caterina Ballanti, segretaria generale Filcams Cgil Pisa -. La Filcams scende in spiaggia per sradicare l’idea diffusa anche tra i lavoratori che il lavoro, soprattutto in questi anni di crisi, è un privilegio e non un diritto e che per tanto va accettata qualsiasi irregolarità: dalla mancanza di un contratto di assunzione, alla mancata applicazione di contratti nazionali di settore, alla violazione alle norme sulla sicurezza. A livello territoriale è necessario fare sistema con le associazioni datoriali e i livelli istituzionali, gli organismi di controllo ispettivi per cercare di arginare le distorsioni del comparto”.
“Purtroppo - conclude Bernardini - le scelte dell’attuale governo non vanno nella direzione da noi auspicata, con la volontà di reintrodurre i voucher che significa aumentare la precarietà e nascondere il lavoro nero”. Il ricorso ai voucher nel turismo, infatti, avrebbe come effetto la produzione di nuove forme di irregolarità e di precarizzazione dei rapporti di lavoro, in un mercato già fortemente condizionato dalla stagionalità.
I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil il 1° agosto dalle 9 alle 13 saranno in presidio davanti la sede del Parlamento, in piazza Montecitorio a Roma (in tanti arriveranno dalla Toscana) per protestare contro la reintroduzione dei buoni lavoro nel comparto turistico, misura prevista negli emendamenti al decreto dignità in discussione alla Camera dei deputati. Nei giorni scorsi le tre sigle, in una nota congiunta trasmessa al ministro del Lavoro Luigi Di Maio e ai presidenti delle commissioni Lavoro di Camera e Senato, hanno inoltre evidenziato il ruolo della contrattazione nazionale di settore, che da decenni si misura con le esigenze di flessibilità delle imprese, individuando diverse soluzioni negoziali condivise e utili a rispondere alle problematiche di una domanda in larga parte condizionata da una stagionalità strutturale.