Le lavoratrici e i lavoratori 3Elle si sono riuniti, oggi 5 dicembre 2014, per valutare gli esiti del confronto tenutosi presso la Provincia di Bologna il giorno 3 dicembre e gli sviluppi della crisi che ha coinvolto l'azienda. E' quanbto si legge in una nota dei sindacati locali.

L'assemblea, riferiscono, "ha valutato positivamente il verbale sottoscritto in Provincia innanzitutto perché prevede che l'azienda continui ad operare per la presentazione di un piano concordatario che mantenenga un polo produttivo industriale in grado di garantire occupazione. Inoltre, estremamente positivo è l'impegno di tutto il tavolo (compreso quindi anche Legacoop Emilia Romagna presente all'incontro con il Presidente Giovanni Monti) a ricercare soluzioni per tutti i lavoratori coinvolti nella crisi aziendale".

"Gli strumenti individuati sono ritenuti idonei a raggiungere l'obiettivo – considerato imprescindibile dall'assemblea – di non lasciare nessun lavoratore senza una prospettiva certa. Pertanto il confronto dovrà proseguire al fine di individuare il giusto mix tra gli strumenti utilizzabili a tale scopo: attivazione degli ammortizzatori sociali (mobilità non oppositiva e/o CIGS); ricollocazione in una eventuale Newco che rilevi il ramo produttivo 3elle; altre opportunità di ricollocazione".

"È chiaro che le prossime ore saranno decisive per il futuro dell'azienda e degli addetti coinvolti: la dataodierna rappresenta una importante scadenza nell'ambito della procedura concorsuale. L'assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori 3elle valuta però che a questo punto possano esserci tutte le condizioni che consentano una gestione governata della crisi. Si ritiene cioè che si possa garantire una continuità industriale e produttiva e contestualmente una gestione delle ricadute occupazionali.

L'assemblea ritiene infine che non si possa più indugiare sull'apertura di una procedura di mobilità con il criterio della non opposizione al licenziamento, in quanto ciò è possibile farlo in tempi rapidi, anche al fine di dare garanzie e certezze ai lavoratori ultracinquantenni che si troverebbero gravemente penalizzati a partire dal 2015. L'assemblea ha inoltre confermato lo stato di agitazione già in corso, conferendo il più ampio mandato a Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil a proclamare tutte le iniziative di lotta (nessuna esclusa) che saranno eventualmente ritenute necessarie", concludono.