A nove mesi dal terribile sisma che ha devastato Haiti, causando la morte di 300 mila abitanti, nell'isola caraibica ci sono ancora bambini a rischio violenza, macerie non rimosse, disorganizzazione a livello governativo e strategie di ricostruzione 'solo sulla carta'. Così Gary Shaye, responsabile di Save the Children ad Haiti, in questi giorni a Roma. Attualmente, secondo l'organizzazione per la tutela dei minori, sono 1,3 milioni gli sfollati e oltre 500mila i migrati nelle aree rurali. In generale, i bambini che vivono in condizioni di disagio sono 800 mila. 'Nei campi di sfollati che nascono spontaneamente o che sono gestiti dalle ong si registrano molti casi di abuso e di violenza sessuale sui bambini - spiega Shaye - lì le condizioni di vita sono dure, le persone vivono tutte ammassate: è complicato vigilare sui bambini". E, inoltre, per loro rimane il rischio 'rapimento'. Ne dà notizia l'Ansa.