«Siamo particolarmente contenti per il grande consenso ottenuto nel referendum tenuto in GTech su un contratto integrativo per molti aspetti innovativo.» Lo ha dichiarato Fabrizio Potetti, responsabile per la Fiom-Cgil di GTech, commentando l'approvazione del contratto integrativo, con l'87% dei voti, da parte dei lavoratori. «In un momento difficile a livello generale - prosegue Potetti -, abbiamo ottenuto un aumento mensile medio di 152 euro al 5° livello, stabilizzando una parte del premio di risultato e del ticket. L'aumento, che entrerà nella prima fascia della busta paga, non sarà assorbibile e inciderà su tutti gli istituti contrattuali. Un risultato non scontato, frutto di un lungo lavoro di confronto con l'azienda arrivato, dopo un periodo di stallo e di muro contro muro, proprio da una proposta della Fiom-Cgil.» Nell'accordo anche alcune misure di sostegno al welfare, tra le quali l'incremento del rimborso mensile sugli asili nido, del contributo sulla pensione integrativa e dei permessi retribuiti per visita medica e, riguardo il diritto allo studio, l'allargamento del numero delle materie per cui spettano i rimborsi a carico dell'azienda. «Un ringraziamento sentito va alla Rsu - conclude Potetti - che, nella fase più difficile del confronto, ha saputo adattarsi alle nuove proposte, valutandone l'efficacia e l'utilità. Un segnale che risponde anche alla necessità per la rappresentanze sindacali a tutti i livelli di sapersi muovere in un contesto difficile, innovando e valorizzando i diritti acquisiti».