La chiusura delle banche e i controlli sui capitali stanno provocando in Grecia problemi nel settore dell'importazione e la distribuzione di beni alimentari. A quanto scrive il sito Ekathimerini, citando fonti del settore del commercio al dettaglio, gli importatori e i produttori greci hanno problemi a pagare i loro fornitori all'estero e in patria, mentre gli autotrasportatori si trovano in difficoltà per i costi della benzina e dei pedaggi.

Secondo le fonti del giornale, la settimana prossima si potrebbero verificare penurie di beni alimentari importati di largo consumo, come carne, fagioli e riso. Viene citato il caso di una società che distribuisce una nota marca alimentare straniera, la quale dispone di scorte del prodotto ma si trova in difficoltà perchè non può più ottenere dall'estero le confezioni per l'imballaggio.

In attesa del referendum, intanto, le trattative con l'Europa sono congelate. Fino a domenica cala il silenzio dei creditori, perché‚ ogni tentativo di raggiungere un'intesa con l'Europa per il pagamento del debito greco, anche oltre l'ultimo minuto, è fallito, e ora vogliono vedere che cosa ne pensano davvero i greci. Anche la Bce resta in attesa, rinnovando la liquidità d'emergenza (Ela) alle banche. E intanto Moody's taglia il rating della Grecia a 'Caa3' da 'Caa2'. Rating che resta sotto osservazione per un ulteriore possibile downgrade, afferma l'agenzia in una nota, sottolineando che "senza il sostegno dei creditori ufficiali, la Grecia farà default sul debito" detenuto dai privati.

Dopo una timida apertura ("sono in costante contatto con le autorità di Atene"), Juncker ha gelato ogni speranza: "La Commissione non avrà alcun contatto con il governo di Atene prima del referendum. Ho dato mandato che nessun Commissario intervenga su quesiti, che riguardino la politica greca. E' mancata la volontà di chiudere, la distanza era di soli 60 milioni". Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk gli ha fatto eco: "L'Europa vuole aiutare la Grecia ma non può aiutare nessuno contro il suo volere. Aspettiamo i risultati del referendum greco".