“Con stupore apprendiamo di una proposta di Legge Regionale con cui si propone la soppressione dei Consorzi di Bonifica, sottoscritta da esponenti del PD, primo firmatario Marco Donati, e a seguire Dario Parrini, David Ermini, Edoardo Fanucci, Luigi Dallai”, dice Flai Cgil Toscana, che spiega: “Lo stupore è dato dal fatto che la proposta di Legge ribalta radicalmente la logica della L.R. 79/2012, approvata proprio da questo Consiglio Regionale meno di due anni fa ed in corso di attuazione, e che fa del rilancio dei Consorzi di Bonifica uno dei capisaldi. Ancor più stupefacente è che la proposta non indica quale soggetto istituzionale dovrebbe essere destinatario delle funzioni dei soppressi Consorzi o quale architettura si voglia realizzare, segno evidente che si è in presenza di una proposta fine a se stessa e mancante di un disegno istituzionale compiuto”.

Con la L.R. 79/2012 la Regione Toscana ha profondamente rinnovato la normativa in materia di bonifica e difesa del suolo, riorganizzando il territorio regionale in sei comprensori e ridefinendo compiti e funzioni. Costituiti i nuovi Consorzi di Bonifica,il processo di attuazione della L.R. 79/2012 sta andando avanti nonostante i ritardi della Regione rispetto ai propri adempimenti.

“L’ideologia della 'rottamazione' - prosegue la Flai Cgil Toscana - in questo senso sarebbe un disastro per un territorio a cui, invece, servirebbero due cose: uno, realizzare gli investimenti in sistemazioni idrauliche e idrogeologiche necessarie a ridurre l’attuale livello di rischio, utilizzando le risorse pubbliche disponibili con la massima efficienza e promuovendo sinergie fra gli Enti interessati; due, garantire continuità e costanza dell’attività di manutenzione delle opere già presenti sul territorio e di quelle che dovranno esser realizzate”.

Secondo Flai Cgil Toscana, il Consorzio di Bonifica, quale soggetto tecnico dotato di autonoma capacità operativa ed economicamente autosufficiente, è l’Ente che può supportare la Regione nel realizzare gli investimenti, assicurando nel contempo la manutenzione delle opere, senza gravare sulla spesa pubblica: “Oggi di tutto c’è bisogno meno che riaprire una discussione che la L.R. 79/2012 ha chiuso facendo fare un passo in avanti alla Regione Toscana. Occorre, invece, stimolare la Giunta Regionale affinché emani tutti gli atti di indirizzo che la legge prevede per completare rapidamente il percorso della riforma, e non lasciare quindi i Consorzi di Bonifica senza i necessari strumenti per operare”.

Il sindacato conclude approfondendo la questione-lavoro: “Per capire quanto la proposta di Legge in questione sia superficiale, basta guardare la mancanza di considerazione che nella stessa si ha del lavoro. La proposta prevede infatti che i lavoratori potranno scegliere se essere trasferiti in Regione, Unioni dei Comuni o Comuni, senza alcuna relazione con l’allocazione della funzione e con il lavoro svolto fino a quel momento presso l’Ente di appartenenza. Chi propone la soppressione dei Consorzi di sicuro ignora che la tutela del territorio richiede lavoro e che nei Consorzi c’è gente che, senza tanto clamore e con tanta passione, chiede di poter lavorare al meglio, con una prospettiva chiara, e soprattutto chiede di essere rispettata”.