È un vero e proprio allarme occupazionale quello lanciato oggi, venerdì 16 novembre, dai dipendenti del Polo di mantenimento delle armi leggere di Terni (meglio conosciuto dai cittadini come ex Fabbrica D'Armi) direttamente al ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, in visita ufficiale nel sito, cosa che non accadeva dalla fine della II Guerra Mondiale.  

Al ministro, che ha incontrato personalmente le Rsu e le organizzazioni sindacali del Polo, sono state rappresentate "le gravi criticità della struttura logistica ternana". "In particolare - si legge in una nota dei sindacati e della Rsu - l'accento è stato posto sulla carenza dei dipendenti civili rispetto alla pianta organica, che a fronte dei 384 previsti, oggi sono circa 280, ma si ridurranno ancora nel prossimo triennio, a causa dei pensionamenti, fino a soli 182, causando l'irrimediabile dispersione del prezioso know-how acquisito, soprattutto nel settore tecnico, e il conseguente drastico calo delle prestazioni e della possibilità di raggiungimento degli obiettivi istituzionali".

Secondo le organizzazioni sindacali, "occorre, pertanto, un immediato piano straordinario delle assunzioni nel Ministero della Difesa, che superi quello ordinario, del tutto insoddisfacente, e che preveda almeno 2000 nuovi posti di lavoro in Italia, soprattutto nei profili tecnici, procedendo subito all'allargamento dei pochi posti messi già a concorso e prevedendo un prolungamento della validità delle graduatorie".

"Contestualmente - si legge ancora nella nota - bisogna creare ed avviare le scuole di formazione presso i Poli e gli Arsenali, indispensabili al fine di trasferire, con il contributo delle professionalità dei dipendenti civili della difesa, conoscenze ed esperienze a favore di tutta l'Area Tecnico-Industriale del ministero".

È stato altresì suggerito al ministro di inserire il Pmal di Terni in un ambito organizzativo-funzionale Interforze, al fine di offrire le proprie alte potenzialità ad una più vasta platea di utenti sia militari che del mercato privato. "Al temine dell'incontro - conclude la nota - il ministro ha garantito il suo personale impegno per dare riscontro alle rischieste che le sono state poste, aprrezzando l'alto livello strategico dello stabilimento e la professionalità delle maestranze".