38 caschi e una rosa rossa sono stati posti stamani sulla scalinata di piazza Madonna di Loreto a Roma dai sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro. Dall'inizio del 2015, infatti, già 38 lavoratori hanno perso la vita nei cantieri: una vittima ogni tre giorni. Nel 2014 in Italia sono morti 140 lavoratori edili: “Questi dati mostrano chiaramente come il settore delle costruzioni resta tra quelli più colpiti non solo dagli incidenti, ma anche dal fenomeno delle malattie professionali che negli ultimi anni sono aumentate del 50 per cento" sostengono i tre segretari nazionali responsabili per la sicurezza Francesco Sannino (Feneal Uil), Franco Turri (Filca Cisl) ed Ermira Behri (Fillea Cgil).

I sindacati hanno denunciato oggi la riduzione dei controlli
che la crisi del settore ha favorito insieme alla crescita del lavoro nero e irregolare, e quindi non sicuro. “I dati relativi a ispezioni e controlli da parte della pubblica amministrazione sono gravi e allarmanti" continuano i segretari: "In soli cinque anni le imprese sottoposte a ispezione sono calate di oltre il 27 per cento. Inoltre, non esiste un permesso per poter diventare imprenditori edili, ed è per questo che chiediamo l’istituzione della Patente a punti”.

In occasione di questa giornata Feneal, Filca e Fillea hanno anche inviato tre lettere, indirizzate al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al premier Matteo Renzi e al ministro del Lavoro Giuliano Poletti “per avanzare delle proposte concrete indispensabili a garantire la sicurezza e la dignità dei lavoratori dell’edilizia".