Gaetano Lamanna
LA CASA NEGATA
Questione abitativa e trasformazioni urbane
Quella proposta da Gaetano Lamanna è una prospettiva di cambiamento nella vita dei nostri centri urbani e nei meccanismi di finanziamento degli enti locali. La crisi finanziaria ha messo in discussione un’idea dell’abitare fondata sulla proprietà e sulla crescita costante del valore degli immobili. È giunto il momento di passare a un’altra idea di casa, che incorpori più valore d’uso e meno valore di scambio. Molti giovani e molte famiglie potrebbero trovare più conveniente la casa in locazione rispetto a quella in proprietà. Un ruolo di punta in questo cambiamento spetta agli enti locali che hanno competenze primarie in materia di gestione del territorio e possono condizionare e indirizzare gli interessi in campo (quelli della rendita, delle imprese di costruzione, dei cittadini) verso una nuova politica dell’abitare e della qualità urbana.

Massimiliano Nicoli
LE RISORSE UMANE
In che modo l’«umano» è diventato oggi la «risorsa» principale dell’economia capitalistica? Di che cosa è sintomo l’inflazione di questa nozione all’interno dei luoghi di lavoro e non solo? La nozione di risorsa umana è diventata centrale per definire la «forma-impresa» che caratterizza il capitalismo di stampo neoliberale. Attraverso una digressione che parte dalla disciplina di fabbrica novecentesca, Nicoli si sofferma sull’invenzione del management moderno e arriva fino a oggi sostenendo che la «risorsa umana», lungi dal segnalare l’avvento del lavoro infine umanizzato, è piuttosto il correlato di una tecnologia di potere che si situa all’incrocio fra il governo politico degli individui e l’organizzazione del lavoro. Ciò che sembra una nozione tecnica o neutrale proviene in realtà da un campo di conflitti e di lotte, e rappresenta l’esito attuale di una lunga storia di tentativi di addomesticare quella che Marx chiamava la «mano ribelle del lavoro».

Alessandro Trasciatti
AVEVO COSTRUITO UN SOGNO
Storie e fatiche di un postino artista
Arriva il nuovo libro della collana Carta Bianca diretta da Angelo Ferracuti. Bizzarro, inconsueto, raro; una biografia narrativa che attraverso registri diversi – narrazione tout court, memorialistica, diario di viaggio, invenzione romanzesca – ricostruisce le storie e le fatiche di un eccentrico personaggio. Ferdinand Cheval, postino nelle campagne del Sud-Est della Francia di fine Ottocento, nel 1879 inizia la sua opera e in trent’anni, con 930.000 ore di lavoro, 1.000 metri cubi di mattoni e 3.500 sacchi di calce, innalza il suo Palazzo Ideale, una costruzione astrusa, tutta grotte e gallerie, scalette, pinnacoli e terrazze; un palazzo assolutamente impossibile da abitare ma di una bellezza ingenua da lasciare senza fiato. Amato da Breton, Max Ernst e altri surrealisti, citato da Claude Levi-Strauss in La pensée sauvage, caro persino a Pablo Picasso, Cheval è rimasto sconosciuto ai più. Trasciatti ce lo restituisce in tutta la sua originalità, con stile altrettanto originale.

Giorgio Bellucci
CRITICA DEL MONETARISMO E DEI DERIVATI DI CREDITO
Un saggio sulla crisi finanziaria, sulla crisi della finanza e sulla crisi a causa della finanza. Bellucci propone un’analisi dei nuovi strumenti di finanza derivata partendo da lontano: dalla «bolla dei tulipani olandesi» del Seicento alla «grande bolla» del 1929 arrivando fino alla «bolla di Internet» e a quella dei mutui sub-prime. L’appiattimento interpretativo in cui è incorsa tanta parte dell’analisi economica degli ultimi importanti fenomeni speculativi ha messo in ombra le cause di fondo e ha impedito finora di trovare una via d’uscita dalla crisi. In molti infatti cercano la soluzione nello spostamento dalla spesa pubblica ai mercati. Ma l’autore ci ricorda che è giunto il momento di invertire la rotta perché anche i mercati inizino a funzionare in modo diverso e ci chiama a riflettere su una finanza diversa, al servizio dei cittadini.

Piero Pessa
CONTRATTARE è FACILE, SE SEI CAPACE
Manuale di formazione per le RSU
La contrattazione collettiva o negoziazione sindacale può essere definita come un processo molto complesso che si propone di produrre degli accordi per migliorare le condizioni di lavoro, ridistribuire le risorse a disposizione e anche ridurre i conflitti nei luoghi di lavoro. Piero Pessa ci consegna un vero e proprio manuale di formazione per le RSU su metodi e tecniche di conduzione del negoziato sindacale: dal sistema di regole alla preparazione delle trattative; dalla definizione della piattaforma ai luoghi e ai soggetti della trattativa; dalle strategie di comunicazione alla gestione del conflitto. L’autore delinea i contorni del “mestiere” del negoziatore fornendo strumenti utili alle rappresentanze sindacali chiamate a contrattare.

Marco Ronchetto, Giampiero Rossi
IL LAVORO CHE UCCIDE
Storie di diritti traditi
Il sogno di un lavoro stabile che si infrange contro una malattia e poi il lutto dei familiari. È il filo che unisce le storie raccolte in questo libro dedicato alle vittime del lavoro. Ronchetto e Rossi, entrambi giornalisti, ci raccontano le storie di lavoratori che hanno perso la propria vita sul lavoro. Gianni, entrato in acciaieria da ragazzino, come saldatore. Carlo, tipografo che ha vissuto il passaggio dal piombo al computer; Fiorenzo, vetraio. E ancora, Pietro, dipendente aziendale; Salvatore, vigile del fuoco; Daniele, operaio. Un racconto intenso che è un omaggio alle tante vittime del lavoro e un monito per tutti perché si lavori di più sul fronte della prevenzione.

Christian Palmieri
CENT’ANNI DI CAMERA DEL LAVORO A CROTONE
Itinerari storici del movimento sindacale crotonese (1914-2014)
La storia locale, superando il carattere erudito che l’ha caratterizzata a lungo, è diventata negli ultimi decenni un terreno molto frequentato e produttivo. Permette infatti di concentrarsi su realtà specifiche, spesso ritenute secondarie, con il risultato di costruire tessere preziose della narrazione storica nazionale ed internazionale. Inoltre, si è di frequente incrociata con l’ambito della memoria favorendo il recupero e la valorizzazione di identità collettive e, anche, la comunicazione tra generazioni differenti. Crotone ha un rilievo particolare perché attraverso la sua storia, che è insieme agricola e industriale, è possibile leggere le trasformazioni del Mezzogiorno soprattutto in età repubblicana. Questo libro ci restituisce dunque un pezzo di storia locale che è anche una storia del nostro Sud e dell’Italia intera.