Prima la notizia da fonti palestinesi, poi la conferma anche da parte israeliana: c'è l'accordo di cessate il fuoco tra il governo di Tel Aviv e Hamas, anche se il blocco della Striscia di Gaza non sarà abolito.

E' stato poi l'Egitto ad annunciare ufficialmente il cessate il fuoco che entrerà in vigore dalle 21 locali
, le 20 italiane. L'annuncio è avvenuto nel corso di una conferenza stampa al Cairo alla quale partecipa anche Hillary Clinton.

Clinton, che si è detta soddisfatta dell'annuncio del cessate il fuoco, ha ringraziato esplicitamente la nuova dirigenza egiziana, il presidente Mohammed Morsi, per aver mediato tra le parti e per essersi assunto "responsabilmente la leadership", nella regione.

Il presidente Barack Obama ha invece "espresso apprezzamento" per gli sforzi compiuti dal premier israeliano Benyamin Netanyahu nel lavorare con il nuovo governo egiziano per raggiungere un cessate il fuoco sostenibile e una soluzione più duratura al problema". Lo rende noto la Casa Bianca.

L'Egitto lavorerà con tutte le parti per "controllare l'applicazione dell'accordo sull'introduzione della calma a Gaza". Lo ha detto il portavoce della presidenza egiziana Yasser Ali.

L'accordo per il cessate il fuoco è suddiviso in tre parti. Il primo punto del testo - distribuito ai giornalisti al termine della conferenza stampa al Cairo del ministro degli Esteri egiziano, Mohamed Kamel Amr, e del segretario di Stato Usa, Hillary Clinton - stabilisce che "Israele cesserà tutte le forme di attacco militare contro Gaza per via aerea, terrestre e marittima, compresi gli omicidi mirati".

In base al secondo punto
, "le fazioni palestinesi cesseranno tutte le operazioni da Gaza verso la parte israeliana, compreso il  lancio di razzi e gli attacchi lungo il confine". Il terzo punto riguarda l'apertura dei valichi, ma non si precisa se il riferimento sia solo ai valichi tra la Striscia di Gaza e l'Egitto o riguardi anche quelli con Israele. I transiti, si legge, verranno aperti "24 ore dopo" l'entrata in vigore del cessate il fuoco concordato a partire dalle 21 ora locale.

L'obiettivo, prosegue il documento, è "facilitare il movimento di persone e merci" al fine di "non ostacolare gli spostamenti degli abitanti nelle zone di confine". Il testo dell'accordo si conclude con un riferimento alla possibilità di trattare "altre questioni in caso sia necessario".