Le priorità per affrontare le crisi finanziaria sono tre: “l'attenzione ai precari, agli immigrati e soprattutto ai redditi di lavoratori dipendenti e pensionati, con la restituzione di almeno una parte del sovraccarico fiscale pagato in questi ultimi mesi”. A dirlo è il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, secondo il quale bisogna agire “'adesso” per invertire il ciclo.

Precisa il leader sindacale: “Bisogna ripartire dalla domanda e per farlo bisogna sostenere i redditi di dipendenti e pensionati, che in dieci mesi hanno pagato 14 miliardi di euro di tasse in più. È giusto e necessario restituire parte di queste tasse. Va fatto adesso”. Anche sui precari va puntata un'attenzione particolare: “Saranno i primi a perdere il lavoro e non avranno né uno straccio di reddito, né uno straccio di tutela, né uno straccio di prospettiva. Vanno sostenuti in maniera straordinaria”.

La terza categoria da tutelare è quella degli immigrati: “Per effetto della Bossi-Fini, se qualcuno di loro perde il lavoro, deve essere espulso, ma il paese non può permettere che questo accada. L'immigrato non può pagare due volte, con il lavoro e con l'espulsione. Gli si deve consentire un'altra chance. Ogni azione contraria è priva di logica”.