Al via la seconda settimana di viaggio nella generazione precaria per UdU e Rete degli studenti, il tour lungo la penisola partito da Terni mercoledì scorso. L'iniziativa degli studenti medi e universitari si inserisce nel percorso di mobilitazione del sindacato di corso d'Italia e arriverà fino allo sciopero generale di Cgil e Uil del 12 dicembre, con l'obiettivo - come recita lo slogan della campagna - di unire mondo dell'istruzione e del lavoro per costruire il futuro nella direzione dei diritti.  Oggi tappa a Treviso, Padova e Venezia. Lo ricorda la Cgil in una nota.

Si legge nel comunicato di Udu e Rete degli studenti: "E' iniziata ieri la seconda settimana del viaggio di UdU e Rete studenti nella generazione precaria, #direzionediritti. Continua la traversata del Paese di cui Alberto Irone, portavoce della Rete degli studenti medi, ricorda le prime tappe: “il viaggio ci ha condotto in luoghi ed esperienze tra le più diverse, dall’Umbria all’Emilia Romagna, dalla Toscana alla Lombardia". "Siamo partiti dai lavoratori dell’Ast di Terni - spiega Irone - per poi arrivare al ToolBox di Bergamo, luogo di condivisione tra sindacato e studenti, passando per la Fincantieri e gli studentati di Ancona, l’Emilia Romagna e i lavoratori dell’Electroloux, e  la Toscana, per riqualificare una scuola colpita dall’alluvione a Marina di Carrara". "Lavoratori, studenti, padri, figli, cittadini: tutti accomunati dalla volontà di costruire un futuro diverso che sia fatto di dignità, lavoro e istruzione. E’ questa - conclude Irone - l’Italia da cui ripartire per costruire un futuro di diritti, l’Italia che racconteremo nei prossimi giorni, la stessa Italia di una generazione precaria che chiede di cambiare”.
 
Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell’Unione degli Universitari, spiega: “manteniamo fissa davanti a noi un’unica direzione, quella dei diritti per costruire il futuro". "La prima parte del viaggio - continua - ha dimostrato che gli slogan fini a sé stessi non sono più sufficienti: il Governo deve iniziare ad ascoltare il Paese, quel Paese che noi abbiamo raccontato in questi giorni, un Paese che chiede di cambiare". Per Scuccimarra "le esperienze positive che abbiamo incontrato, come il ToolBox di Bergamo, sono tante, quante le persone che credono in un’Italia diversa fatta di diritti per tutti: da qui pensiamo debba ripartire il Governo, dalle esperienze che abbiamo raccontato e da quelle che racconteremo nei prossimi giorni, se non per tutti per chi?”

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