"A seguito della nostra ferma presa di posizione si è riaperta oggi, 2 gennaio, la trattativa per il rinnovo del contratto nel Comparto Istruzione e Ricerca, dopo l’avvio del 9 novembre 2017 a cui non erano seguiti altri incontri". Lo scrive in una nota la Flc Cgil.

"Le questioni cruciali cui deve far fronte il negoziato affinché si possa giungere al più presto alla chiusura della trattativa - scrive il sindacato - sono: superamento della Legge 107 e della Legge 150, contrattualizzazione di tutte le risorse (bonus, card docenti, premi per meriti scientifici da finalizzare essenzialmente all’incremento dei salari tabellari ), governo condiviso dell’organizzazione del lavoro a partire dagli orari".

"La Flc Cgil - si legge ancora nella nota - vuole un buon contratto che tenga conto delle specificità di scuola, università, ricerca e Afam rispetto al resto della pubblica amministrazione. Queste istituzioni basano il loro funzionamento sui principi costituzionali dell’autonomia, l’autogoverno, la libertà di insegnamento e di ricerca. Un buon contratto non può prescindere da queste peculiarità".

"Siamo disponibili a impostare da subito la discussione per far partire realmente la trattativa e ci aspettiamo un calendario serrato. Non accetteremo nessun arretramento sul terreno delle relazioni sindacali e sugli incrementi stipendiali: 85 euro medi mensili come base di partenza per l’avvio del confronto", conclude la Flc.