La Cgil, ribadendo il parere critico sulla proposta di riforma del mercato del lavoro e di modifica dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, ha confermato le 16 ore di sciopero che si dovranno effettuare nelle prossime settimane”. Così Salvatore D’Incertopadre, segretario generale della Cgil di Latina.

“Abbiamo dichiarato l'astensione per domani – aggiunge il segretario –, unitamente allo sciopero generale proclamato dalla Cgil di Roma e del Lazio e che vedrà una serie di manifestazioni svolgersi in tutte le province del territorio regionale. Stavolta la manifestazione si svolgerà ad Aprilia, seguendo la linea di portare la protesta nei luoghi della provincia dove la crisi si sente in maniera più forte. Aprilia è uno dei luoghi simbolo della industrializzazione della provincia e oggi sta diventando un luogo simbolo per le vertenze occupazionali”.

“L’ultima notizia, riportata da alcuni giornali finanziari e non smentita dal management aziendale – precisa D'incertopadre – riguarda la possibile vendita della Kraft, la storica Simmenthal apriliana, che si aggiunge ad altre situazioni problematiche che riguardano il manifatturiero in genere. Anche per questo motivo, lo sciopero vedrà la partecipazione di tutti i lavoratori".

Il corteo partirà alle ore 10 dallo stabilimento Kraft e si concluderà in piazza Roma, dove si terrà un comizio, al quale parteciperà anche Silvia Ioli, segretaria della Cgil di Roma e del Lazio.

“La crisi nel nostro territorio - spiega ancora il sindacalista pontino – si sta facendo sempre più dura e difficile da superare, mancando di risposte concrete e di progetti di rilancio, e la riforma del mercato del lavoro proposta dal governo dei professori di certo non disegna una prospettiva per il rilancio economico. Nulla è stato fatto per eliminare le 46 forme contrattuali a oggi esistenti che hanno reso precari tutti i lavoratori. Si sta destrutturando un sistema di protezione sociale, inserendo assicurazioni come l’Aspi che non danno garanzie universalistiche a tutti i lavoratori; non c’è nulla per aiutare i giovani a entrare stabilmente nel mondo del lavoro e non ultima c’è la vicenda degli esodati, che rischia di aumentare la tensione sociale nel Paese”.

“Anche le proposte sulla modifica dell’articolo 18 – conclude il leader della Cgil provinciale – non sono soddisfacenti e auspichiamo che, attraverso l’iter parlamentare, si possano apportare quelle modifiche utili al Paese e ai lavoratori che stanno pesantemente pagando il prezzo di questa crisi. Nella sola regione Lazio, sono state autorizzate nei primi tre mesi del 2012, oltre 28 milioni di ore di cassa integrazione, pari alle ore di cassa integrazione autorizzate per tutto il 2011. Questo dato la dice lunga su quanto sia grave la recessione in Italia e soprattutto nella nostra regione”.