Cgil e Snop, la società nazionale degli operatori della prevenzione negli ambienti di lavoro, chiedono che “l'Agenzia unica non faccia funzionare peggio i servizi ispettivi” e che “tenga conto dei lavoratori e delle lavoratrici”. Il responsabile di Salute e sicurezza della Cgil Nazionale, e la presidenza Snop, Sebastiano Calleri, affermano in una nota che “le maggiori preoccupazioni delle organizzazioni sindacali e degli operatori territoriali riguardano soprattutto le competenze e le attribuzioni della costituenda Agenzia, nonché la sua organizzazione pratica”.

Per Cgil e Snop, “i presupposti per un servizio efficiente di ispezione sono la formazione specifica degli operatori, un efficace coordinamento e risorse che siano sufficienti. Non può essere accettabile che la riorganizzazione sia l'occasione per effettuare tagli consistenti alle risorse e ai salari dei lavoratori. La riorganizzazione deve tenere conto dei lavoratori e lavoratrici che, nel contesto produttivo, sono i soggetti che vanno in via prioritaria salvaguardati, soprattutto dall'inosservanza delle norme del dlgs 81”.

Inoltre, in questa operazione, “non bisogna perdere di vista l'importanza del coordinamento con le attività ispettive delle Asl, che non possono peraltro che essere sviluppate in una logica di valorizzazione delle sinergie con le competenze ambientali e di sanità pubblica. Inoltre, questo provvedimento potrebbe portare a una duplicazione dei sistemi di vigilanza, e con forte rischio di inefficacia degli interventi”, concludono Cgil e Snop.