“Ci piacerebbe che nei prossimi giorni ci fossero delle prima pagine dei giornali che raccontassero com'è stata già trovata la strada per ingannare l'attuale legge sul divieto di dimissioni in bianco, e che girano i formulari, non suggerimenti detti di nascosto ma modelli che possono essere usati nelle singole aziende” per sottrarsi alla normativa. A dirlo è il segretario generale della Cgil Susanna Camusso all'Assemblea nazionale delle donne Filcams, Flai e Fp "Lavoro, Diritti, Democrazia paritaria. I sì delle donne” che si è svolta oggi (28 marzo) a Roma. “Abbiamo risentito in questi giorni – continua la leader sindacale – raccontare che quando fai un colloquio di lavoro ti chiedono se hai o vuoi avere figli o sposarti. Non so se a qualche giovane uomo venga chiesto se intenda fare il calciatore, perché sembra sia una cosa fondamentale per le proposte di assunzione”, aggiunge con riferimento alle parole del ministro Poletti che ha definito giocare a calcetto più utile di far girare il curriculum per trovare lavoro.

 

“Bisogna riprendere il coraggio – dice ancora Camusso – di alzare la voce. Non molto tempo fa i giornali hanno dedicato uno straordinario spazio a una lavoratrice che è stata assunta incinta di nove mesi, e tutti abbiamo commentato positivamente questa cosa come un'eccezione. Ma non ho visto le prime pagine dei giornali sulla vicenda di Treviso”, dove a una lavoratrice sarebbe stato chiesto di pagare di tasca propria il proprio sostituto con l'assegno Inps per la maternità. “Non ci sarà mai un cambiamento positivo se metà del mondo non ha rappresentanza, voce e condizioni che rispondano alle loro caratteristiche, condizioni paritarie sulla retribuzione ma che riconoscano le differenze, per esempio sul tema della conciliazione”, conclude il segretario della Cgil a margine dell'assemblea.

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Quella odierna è stata un'occasione per far emergere la condizione e il vissuto delle donne nel loro quotidiano impegno a sostegno dei diritti e del lavoro. “Scuola, maternità, salute, reddito dignitoso, sono ancora oggi in Italia e nel mondo diritti negati – affermano le segretarie generali della Filcams (Maria Grazia Gabrielli), della Flai (Ivana Galli) e della Fp (Serena Sorrentino) – che richiamano la necessità delle donne di essere protagoniste di battaglie per il riconoscimento della libertà e dell'uguaglianza piena e per un diverso modello sociale. Come resta centrale l'impegno a costruire una cultura comune del rispetto per sconfiggere la forma più violenta di annullamento dell'identità delle donne data dal femminicidio”.

L’iniziativa si inserisce negli appuntamenti a sostegno della campagna referendaria per l’abolizione dei voucher e il ripristino della responsabilità solidale negli appalti. Nonostante il decreto legge del governo, infatti, la Cgil ha dichiarato di ritenersi impegnata fino a quando la legge su voucher e appalti non sarà approvata. Ma questi ultimi sono solo due dei temi della più ampia mobilitazione del sindacato: l’obiettivo resta la Carta dei diritti universali del lavoro, per continuare a tenere alta l’attenzione e ridare diritti e dignità al lavoro e ai lavoratori.