"Ancora una volta, ci vediamo costretti a discutere di tagli e insopportabili sacrifici, a danno di cittadini e lavoratori campani. L’emanazione unilaterale da parte della struttura commissariale dei decreti 85 e 89, la conseguente reazione delle associazioni datoriali, l’esclusione sistematica dei sindacati dei lavoratori dai tavoli di discussione, stanno per sfociare nella più grande delle crisi mai verificatesi sul territorio nazionale in questo settore. Migliaia sono gli esuberi annunciati; dal primo ottobre, saranno fermate tutte le prestazioni assistenziali erogate dalle strutture della ospedalità accreditata, della specialistica ambulatoriale della riabilitazione e del sociosanitario". È quanto denunciano in una nota unitaria, Garzi, Bonavita e Martone, rispettivamente segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Campania.

"Un prezzo altissimo per i cittadini campani, mortificati da anni di tagli e commissariamenti, un costo insopportabile per i lavoratori del settore, utilizzati come massa di manovra per interessi lontani dai propri. Per questo, nel proclamare lo stato di agitazione permanente in tutte le strutture della sanità accreditata campana, vi preannunciamo che nei prossimi giorni chiameremo i lavoratori alla mobilitazione e che pretenderemo che tutte le istituzioni territoriali, regionali e nazionali facciano la loro parte, in una vicenda che rischia di assumere contorni drammatici, sia sotto il profilo occupazionale sia relativamente alla tenuta dei Lea, già ampliamente sottostimati per una regione come la Campania. La politica faccia la sua parte, noi non staremo a guardare, in difesa del lavoro, dei diritti e della legalità", chiudono i tre dirigenti sindacali.