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Dopo il ferimento, la notte scorsa, di tre infermieri e di un medico nel Pronto Soccorso dell’Ospedale di Seriate (BG) dove già nelle scorse settimane si erano registrati altri casi simili, pur meno gravi, intervengono oggi i sindacalisti della Fp Cgil di Bergamo e della Lombardia che esprimono “piena solidarietà nei confronti di questi lavoratori della sanità pubblica che, nell’esercizio delle loro mansioni, si trovano a lavorare in condizioni di rischio”.
“Siamo a conoscenza della scelta della Direzione Strategica dell’ASST Bergamo Est di bandire una gara d’appalto per la presenza di sorveglianza presso il Pronto Soccorso e auspichiamo che le procedure si svolgano nel più breve tempo possibile in modo da garantire la massima tutela a chi lavora presso i presidi dell’azienda” hanno commentato oggi Roberto Rossi, segretario generale FP-CGIL di Bergamo, e Gilberto Creston, segretario FP-CGIL della Lombardia, responsabile della sanità.
“Riteniamo che questi avvenimenti mettano in luce quanto le delibere regionali inerenti l’accreditamento delle strutture sanitarie e socio-sanitarie lombarde non rispondano alle effettive esigenze dell’utenza e di chi lavora, in particolare quando si prevedono numeri di personale molto più bassi rispetto alle effettive esigenze. Non è la prima volta che si verificano simili episodi. Soprattutto nell’ambito dei Pronto Soccorso, ci sono stati casi di aggressione al personale, mettendone a rischio l’incolumità. Chiediamo che la Regione Lombardia apra un confronto teso ad adeguare gli standard di presenza di operatori dei reparti e nei Pronto Soccorso in linea con le effettive esigenze di cura e tutela e non solo con quelle dei bilanci economici. Ma - concludono anche i due sindacalisti - serve anche aprire un confronto specifico su come garantire la sicurezza di chi lavora nelle situazioni più esposte".