"Continua l’inarrestabile corsa del prezzo dei carburanti, i cui picchi raggiungono oggi quota 2,013 euro al litro. I rincari sono talmente elevati che, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ogni automobilista spende per un pieno di benzina ben 16 euro in più. Un vero e proprio salasso che continua a riportare gravissime ripercussioni non solo sulle tasche degli automobilisti, ma anche sull’intera economia". dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

Come calcolato infatti dall’Osservatorio nazionale Federconsumatori, la stangata per gli automobilisti sarà pari a 768 euro, di cui 420 in termini diretti (per i pieni di carburante) e 348 euro in termini indiretti, per i costi di trasporto che inevitabilmente ricadranno sulla determinazione di prezzi e tariffe.

"Tutto ciò - si legge nella nota - determinerà un ulteriore appesantimento del tasso di inflazione per l’1,1%. A peggiorare la situazione, da inizio settembre, contribuirà inoltre la scadenza delle promozioni sui prezzi avviate dalle compagnie in vista del periodo estivo. Sconti che avevano concesso alle famiglie un minimo di sollievo e avevano innescato un accenno di concorrenza e che, proprio alla luce di ciò, dovrebbero essere resi strutturali e permanenti, indipendentemente dal giorno della settimana e dal canale di vendita".

"È urgente - concludono Trefiletti e Lannutti - che il governo intervenga in maniera determinata su questo versante, accelerando il processo di liberalizzazione, eliminando le intollerabili speculazioni che avvengono nel settore e ribaltando l’andamento della tassazione, così come avviene in Francia, dove, evidentemente, non sottovalutano i rischi che i prezzi dei carburanti elevati comportano in tema di politica economica più in generale".