"Ciò che è accaduto alla Belleli, il 20 luglio, è sorprendente e sconcertante: mentre nel contratto nazionale dei metalmeccanici - firmato di recente - a proposito di sicurezza sul lavoro s'individuano e condividono, in modo totalmente innovativo, procedure d'informazione e confronto con i delegati Rls, proprio sui mancati infortuni, nell'azienda di Mantova, il 20 luglio, la direzione ha sospeso per due giorni un delegato Fiom componente della Rsu e Rls, perché il 6 luglio non era rientrato al reparto, dopo aver segnalato la possibile rottura del pistone del sollevamento del braccio del carroponte; rottura che è poi puntualmente avvenuta, per fortuna senza conseguenze". È quanto afferma Francesca Re David, segretaria generale della Fiom.

"Il ccnl metalmeccanico, firmato da Fim, Fiom, Uilm e Federmeccanica/Confindustria, in vigore dal 1° gennaio - prosegue Re David -, con intelligenza individua come causa predominante degli infortuni, che continuano a non diminuire nel settore industriale, il fatto che nelle aziende non c'è stata finora la pratica del confronto continuo tra direzioni e Rls sui mancati infortuni e sugli incidenti. I mancati infortuni sono il segnale che può determinarsi un infortunio, perlopiù per la mancanza di corrette procedure di sicurezza o per una manutenzione mal fatta o non fatta per niente alle macchine con cui si lavora. La firma del contratto collettivo non è filosofia, ma un atto concreto, che impegna al rispetto di ciò che si è condiviso con tutti gli iscritti al sindacato, ma anche con tutte le imprese. E intendiamo farlo valere con tutti gli strumenti e in tutte le sedi appropriate", conclude la dirigente sindacale.