"La dinamica negativa dell'occupazione e le basse aspettative emerse dalle indagini suggeriscono un ulteriore incremento della disoccupazione a breve termine". A sostenerlo è la Bce nel bollettino di settembre.

Il tasso di disoccupazione nell'area dell'euro, sottolinea l'Istituto di Francoforte, ha continuato ad aumentare e si è collocato all'11,3% in luglio, il livello più elevato dall'inizio della serie nel 1995. L'ultimo dato rappresenta un incremento del tasso di disoccupazione di 1,5 punti percentuali dall'aprile 2011, quando la disoccupazione ha ripreso ad aumentare.

Le condizioni dei mercati del lavoro nell'area dell'euro, rileva la Bce, sono ulteriormente peggiorate negli ultimi trimestri, a causa della debolezza dell'attività economica. L'occupazione è diminuita ancora, mentre il tasso di disoccupazione è salito ulteriormente fino a livelli storicamente elevati, rispecchiando gli aggiustamenti in atto nei mercati del lavoro di diversi paesi dell'area dell'euro. Negli ultimi mesi gli indicatori previsivi, tra cui i risultati delle indagini, si sono ulteriormente deteriorati.

Le indagini qualitative, sottolinea ancora la Bce, "indicano che la creazione di posti di lavoro si è probabilmente deteriorata ulteriormente nel secondo trimestre e all'inizio della seconda metà del 2012, riflettendo principalmente la debole attività nell'area dell'euro".

Le proiezioni macroeconomiche di questo mese, formulate per l'area dell'euro dagli esperti della Bce, prevedono una variazione annua del Pil in termini reali compresa fra il -0,6 e il -0,2 per cento nel 2012 e fra il -0,4 e l'1,4 per cento nel 2013. Rispetto alle proiezioni dello scorso giugno elaborate dagli esperti dell'Eurosistema, gli intervalli di valori per il biennio considerato sono stati rivisti al ribasso.