“I sindacati hanno chiesto all'azienda di ritirare i licenziamenti ma l'amministratore delegato ha ribadito di non essere nelle condizioni di farlo perché l'azienda sta attraversando forti difficoltà. Almaviva ha accettato l'invito del Mise di valutare l'utilizzo della solidarietà di tipo b fino a dicembre, gli ammortizzatori meno convenienti per i lavoratori. E non ci sembra che dall'incontro odierno non siano giunti passi in avanti decisivi per normare il mercato e dare prospettive occupazionali al settore. Ci si vedrà nuovamente al Mise mercoledì prossimo alle 10,30”. Lo dichiarano il segretario Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso e la componente di segreteria Slc Cgil e Rsu Almaviva Rosalba Vella, dopo l'incontro che si è svolto questa mattina al Mise sul settore dei call center.

Per Maurizio Rosso e Rosalba Vella rimangono ancora intatte le preoccupazioni sull'assenza di regole nel settore, ormai da troppo tempo. Da qui le richieste della Slc, che ha incalzato il governo. “Al governo abbiamo chiesto azioni concrete per far applicare le regole e per far sì che quello dei call center sia posto al centro della discussione come il settore industriale su cui costruire prospettive di sviluppo, di occupazione e di radicamento sul territorio, condizioni fino ad oggi mancate. E abbiamo ribadito il concetto che per noi è assolutamente da scartare la decisione di applicare la mobilità solo sui tre siti di Palermo, Roma e Napoli. Per noi Almvaviva è un'azienda e come tale le difficoltà vanno distribuite sui tutto il gruppo”. Secondo Maurizio Rosso e Rosalba Vella la strada degli ammortizzatori sociali non porta alla risoluzione dei problemi del settore: “Ancora una volta abbiamo cercato di capire come risolvere questa vertenza. Il governo ha detto che le soluzioni non potranno essere velocissime e ci sarà bisogno di mesi. L'azienda ha chiesto una soluzione rapida. Noi diciamo che le misure dovranno essere velocissime, sia da parte del governo che dell'azienda”.

A Palermo i lavoratori del call center, oggi in sciopero, hanno manifestato con un corteo partito spontaneamente da via Cordova fino alla Prefettura. Al capo di gabinetto della Prefettura è stata evidenziata l'importanza di azioni concrete relative a : regole del settore (24 bis, clausole sociali, ammortizzatori sociali strutturati), responsabilità dei committenti e da parte aziendale, ed è stato sottolineato quanto sia concreto il rischio di un disimpegno di Almaviva su Palermo. “Abbiamo detto che ci saremmo aspettati di trovare il Prefetto, vista l'emergenza occupazionale che sta vivendo la città di Palermo e l'importanza della vertenza. Il dottore Massocco ci ha ribadito che la Prefettura sta seguendo con attenzione la vicenda e che il Prefetto interverrà per evidenziare al governo nazionale il malessere dei lavoratori”.