Un vertice ristretto con i rappresentanti dei lavoratori Aferpi, alla vigilia della scadenza delle clausole rescissorie inserite nell’addendum del contratto di cessione a Cevital degli asset Ex Lucchini di Piombino. Lo ha indetto per oggi, 30 ottobre, il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda.

Sindacati nazionali e segretari territoriali dei metalmeccanici saranno quindi al Mise per un incontro che, però, rischia di essere interlocutorio rispetto alle possibili novità annunciate nell'ultimo confronto da Cevital e attese per domani nel faccia a faccia del ministro con Said Benikene, ad di Cevital. Le clausole, infatti, alla luce degli sviluppi industriali, potrebbero non essere rispettate e si parla di un possibile socio siderurgico pronto a sostenere finanziariamente il progetto.

Calenda, nell’occasione, riferirà probabilmente la linea governativa per affrontare una questione che sta diventando sempre più complicata. Quel che è certo è che la pazienza dei lavoratori è ormai arrivata al limite di sopportazione e il sindacato ha comunque pronte le proprie domande per il ministro: se salta Rebrab per inadempienza degli impegni, che succede? Il commissario con la potenziale escussione del 27% delle azioni rientra nella governance dello stabilimento? E con quali risorse? Chi pagherebbe gli stipendi in attesa del nuovo commissariamento?

“Il 30 incontriamo il governo, e per noi - ha affermato la scorsa settimana David Romagnani, segretario provinciale della Fiom durante la manifestazione davanti ai cancelli della direzione aziendale - non sarà una passerella, vogliamo dal governo risposte precise.”

Il clima a Piombino, intanto, è sempre più teso. Per il governo il termine ultimo per l'individuazione di uno o più potenziali acquirenti o partner era il 31 ottobre e nessun tempo supplementare sarebbe stato concesso. Ecco perché la Fiom chiede al ministro Calenda di convocare nelle prossime ore un tavolo urgente con le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali “alla luce della latitanza e dell'inadempienza di Aferpi”.