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La reazione

Dopo la strage di Capaci, la Resistenza incessante dell'Italia civile

Ilaria Romeo

La prima grandissima risposta arrivò il giorno dei funerali. Il 25 maggio 1992 fu sciopero in tutt'Italia, e per otto ore in Sicilia. Poi, mentre la mafia preparava l'attentato contro Paolo Borsellino, migliaia di manifestanti riempivano Palermo. Non sapevano che poche settimane dopo avrebbero pianto un altro magistrato e la sua scorta ma erano decisi a lottare per la giustizia e la legalità. Una lotta che non è mai terminata

L'anniversario

Trent'anni fa la strage di Capaci, una ferita che sanguina ancora

Ilaria Romeo

Il pomeriggio del 23 maggio 1992 l'auto di Giovanni Falcone sfreccia lungo l'autostrada A29. La precede la Croma marrone degli uomini della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Sarà quella la prima a saltare in aria alle 17.57, a pochi chilometri da Palermo, all'altezza dello svincolo di Capaci. La mafia ha colpito. Lo ha fatto ancora. E giura che lo rifarà presto perché i giudici scomodi vanno fatti scomparire